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Il gruppo DiverGente si riunisce su Zoom dal 2021 per parlare di neurodiversità, neurodivergenza e variabilità individuale unendo la prospettiva clinico-scientifica e quella politico-sociale. Ci vedremo una volta al mese, per 3 mesi, e se non ci sarai potrai recuperare la registrazione.
In questa tripletta affronteremo i temi chiave attorno ad alcune delle parole più diffuse nel discorso pubblico sulla salute mentale, la disabilità e il benessere psicologico: dalla neurodiversità all'intelligenza, dall'alta sensibilità alla "sindrome dell'impostore", passando per il modello sociale e la multipotenzialità, cercheremo di capire come non cambiare solo il linguaggio, ma gli schemi mentali che suggerisce - e come costruire un'alleanza nella fatica, oltre le categorie diagnostiche (ma dopo averle capite bene).
DiverGente 10: Modelli, Intelligenze, Fragilità
Contenuti e modalità
Ogni incontro consisterà in un'introduzione scientifica e sociale al tema (45min), che verrà registrata, e in uno spazio per discuterlo insieme (1h di domande e confronto), che verrà riassunto. Le registrazioni saranno caricate in Area Riservata entro 10 giorni dall'incontro e il termine ultimo per vederle è settembre 2026.
Modelli sociali e paradigma della neurodiversità: “non deficit ma differenze”?
Martedì 07/10 h20:30 (e poi quando vuoi)
Ti è mai capitato di sentir dire "è una neurodivergenza, non una disabilità"? E di vedere pubblicizzati i servizi di persone "specializzate nel trattamento delle neurodivergenze"? Sempre più spesso, sulle piattaforme, i giornali e perfino le riviste scientifiche si diffondono contenuti che fanno riferimento al linguaggio della neurodiversità e ad alcune idee di modelli alternativi al modello biomedico della disabilità e della salute.
Tuttavia, troppo spesso questi contenuti sembrano non rappresentare appieno il cambio di paradigma cui quel linguaggio fa riferimento - o addirittura ignorarlo. In questo incontro, scopriremo quanti "modelli sociali" esistano e come perfino la clinica potrebbe essere "informata" ma, forse, mai davvero "affermativa" della neurodiversità.
Una breve guida al cambiamento non solo del linguaggio, ma degli schemi che si porta dietro - e sulle implicazioni di una rilettura semplicistica di questi cambiamenti
Intelligenze, disabilità, plusdotazione: criticità e necessità
Martedì 04/11 h20:30 (e poi quando vuoi)
Di recente, il dibattito sull'intelligenza si è riacceso grazie alla maggiore diffusione della cosiddetta "intelligenza artificiale" ma anche per una maggiore attenzione non più solo alla disabilità intellettiva ma anche alla plusdotazione. I percorsi diagnostici per le principali condizioni neuropsicologiche prevedono sempre più spesso la valutazione del QI e le comunità neurodivergenti e familiari discutono spesso delle difficoltà che anche un'intelligenza elevata può comportare, ma anche di come alcune condizioni (come autismo e ADHD) possano "modificare il QI". In questo incontro, ragioneremo su alcuni fraintendimenti e criticità alla base di questi discorsi, a partire da che cosa sia davvero l'intelligenza (al singolare?) e in particolare il QI.
Un tentativo di incontro tra il bisogno di parlare di intelligenza (e di pattern divergenti di intelligenza) e il rifiuto del perfezionismo, suprematismo e performatività che comporta.

Alta sensibilità, multipotenzialità, sindrome dell’impostura: tra clinica e politica
Martedì 02/12 h20:30 (e poi quando vuoi)
Hai mai sentito parlare di "sindrome dell'impostore", di "persone multipotenziali" o di PAS? E cos'hanno in comune questi concetti? Il discorso pubblico amplifica lo sviluppo di concetti ed espressioni vicine alla clinica, ma che spesso non ne condividono il rigore - perlomeno nella loro comprensione più pop. Tuttavia, in più di qualche ambito questi concetti si intrecciano in modi importanti e talvolta utili con la neurodivergenza, sia dal punto di vista clinico che politico e sociale, e spesso sono la risposta a bisogni esistenti di persone neurodivergenti e neurotipiche, cui la clinica (e forse anche la società) non rispondono in altro modo. In questo incontro, ci chiederemo quali siano e da dove nascano questi bisogni, e che cosa possano dirci.
Una riflessione critica su concetti utili e sempre più diffusi per le ragioni sbagliate - per un'alleanza di chi fa fatica in questo mondo, che superi i confini delle diagnosi.
Non sai se iscriverti? Qui sotto trovi le FAQ, qualche testimonial, la mia biografia e molte recensioni!
FAQ - Risposte alle domande più frequenti
Quanto durano gli incontri? E le registrazioni?
Gli incontri live sono composti da circa 40 minuti di presentazione con le slide + circa 1h di confronto.
Bisogna mostrarsi o porre domande a voce?
Non è obbligatorio mostrarsi, neppure per fare domande o interventi. La chat è attiva per tutto l'incontro.
Se mi iscrivo dopo posso recuperare i precedenti?
Sì, chiunque si iscriva in qualsiasi momento entro il terzo incontro potrà recuperare le registrazioni.
Registro la presentazione e un riassunto del confronto.
Quando e come arrivano le registrazioni?
Le registrazioni saranno disponibili nella tua Area Riservata sul sito entro 10 giorni dopo ogni incontro.
Per quanto saranno disponibili le registrazioni?
Le registrazioni saranno disponibili a partire da 10 giorni dopo l'incontro e recuperabili fino a settembre 2026.
Con quale iscrizione avrei il quiz e l'attestato?
L'attestato di partecipazione si ottiene compilando un quiz di verifica che contiene ulteriore contenuto di conferma o chiarimento in base alle risposte date.
Il quiz viene inviato a chi si iscrive a prezzo pieno.
O guarda che cosa ne dicono psicoterapeute, insegnanti, attiviste e studenti qui sotto!

Sara Colognesi,
Psicoterapeuta
@sara_psicologiabenessere

Barbara Centrone,
Insegnante, Dottoranda
@cosemoltoadhd

Giulia Gazzo,
Attivista autistica
@lunnylunnylunny

Caterina Appia,
Psicologa
@la_versione_migliore

Sara Piersantelli,
Insegnante
@s.bloomingheart
Trovo gli incontri di DiverGente estremamente preziosi, mi fanno sentire parte di una comunità di cittadin3 e di professionist3. Nella mia formazione clinica è stato toccata solo in maniera tangenziale la questione neurodivergenza e quando è stato fatto era in maniera superficiale o stigmatizzante. Gli incontri della dott.ssa Marocchini sono acqua nel deserto.
Da insegnante e da persona neurodivergente, non posso che consigliare a CHIUNQUE! È sempre illuminante, sia per un percorso di formazione che di autoconsapevolezza. Eleonora è estremamente preparata sullo stato dell'arte della ricerca e la sua modalità divulgativo-didattica è efficace. È molto disponibile e gentile anche nel condurre la discussione, a cui consiglio di partecipare.
Eleonora è bravissima e dà la possibilità di parlare di autismo e neurodivergenza da prospettive interessanti e di cui secondo me abbiamo davvero tanto bisogno. Il lavoro che fa con questi incontri è davvero prezioso e utile e io non posso far altro che consigliare a tutte le persone interessate a questi temi - a qualunque titolo - di iscriversi.
Vengo da una formazione psicologica in cui si parla di neuroatipicità da una prospettiva ancora fortemente patologizzante e in cui si insegnano teorie obsolete. Gli incontri tenuti da Eleonora per me sono preziosissimi perché permettono di metterle in discussione e approcciarsi a temi incredibilmente complessi senza finire disorientati, fornendo spunti per approfondire.
Eleonora è appassionata, accurata, delicata. Ogni incontro è ricchissimo di contenuti perfettamente veicolati, ma è anche una lezione di gentilezza e di accoglienza verso il prossimo, chiunque esso sia. Anche le posizioni più divergenti possono trovare in lei un fulcro di equilibrio che permette un dialogo profondo e arricchente fino all’ultimo saluto, quando cala la notte su DiverGente.
Dicono di DiverGente:
Qui sotto trovi perché dovresti fidarti di me - e qualche altro parere di chi ha già partecipato alle precedenti!
La mente dietro a DiverGente
Dottoressa Eleonora Marocchini, PhD
Psicolinguista, Dottoressa di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive e Comunicatrice della Scienza. Dopo aver studiato all'Università di Pavia e alla Scuola Universitaria Superiore IUSS ha conseguito il suo Dottorato presso l'Università di Genova con una tesi di ricerca sulla comunicazione indiretta e la cognizione sociale nello Spettro Autistico e nella popolazione neurotipica.
Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche internazionali e di "Neurodivergente" per Edizioni Tlon.
Esperta di Pragmatica Sperimentale, ha costruito la sua formazione a cavallo tra le scienze umane e le neuroscienze cognitive, cercando di conciliare obiettivi e metodi della ricerca scientifica e istanze e riflessioni delle comunità.

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